Momenti di terrore alla scuola media “Giuseppe Ungaretti” di Teverola. Nella mattina di oggi, 13 novembre, un alunno di 13 anni con disabilità ha creato il caos all’interno dell’istituto. Dopo aver disubbidito alle insegnanti si è messo a scorrazzare nei corridoi della scuola con dello spago in mano. A quel punto è intervenuta la preside Adele Caputo (sorella dell’eurodeputato Nicola Caputo). La dirigente scolastica ha giustamente redarguito il ragazzo. Ma per tutta risposta l’alunno l’ha aggredita minacciando di strangolarla con lo spago. Poi si è procurato delle forbici e si è scagliato contro la preside. Per fortuna la dirigente scolastica è riuscita a chiudersi nella sua stanza. L’alunno ha continuato a inveire con la di lei e a rivolgerle minacce di morte. Ha anche cercato di sfondare la porta. Per bloccare il ragazzo è stato necessario l’intervento della polizia municipale che lo ha condotto al commissariato di polizia per l’identificazione. Il 13enne, che beneficia della legge 104 per le persone con disabilità, si è reso protagonista un altro grave episodio già nella giornata di ieri 12 novembre. Ha infatti aggredito un bidello che gli aveva chiesto di non infastidire altri alunni. Die episodi gravi che segnalano una doppia complessa problematica: da un lato, quella vissuta dagli operatori scolastici, dall’altro quella che riguarda lo stesso ragazzo, che avrebbe bisogno di un insegnante di sostegno che però il provveditorato non gli ha assegnato probabilmente per mancanza di fondi. Ma finora a pagare il prezzo più alto è la preside Caputo che non è stata messa nelle condizioni di poter gestire un alunno “difficile” per il quale servirebbe l’intervento anche di istituzioni extrascolastiche.

Mario De Michele

 

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