Un cancelliere per sei sostituti procuratori. Accade alla Procura presso il Tribunale di Napoli Nord, che ha sede nel Castello Aragonese di Aversa, istituito nel settembre 2013 ma non ancora in grado di lavorare a pieno ritmo per carenze di organico e risorse in un territorio ad alto tasso di illegalità compreso tra le province di Napoli e Caserta e ricadente in parte nell’area nota come Terra dei Fuochi. Su 27 sostituti procuratori previsti dalla pianta organica, in servizio oggi ce ne sono 18, tutti under 30 (il 19esimo arriverà tra pochi giorni), oltre a due Aggiunti e al Procuratore Capo Francesco Greco mentre la carenza di personale amministrativo è del 50%. E’ così che, in assenza di cancellieri e assistenti, alcuni servizi sono stati centralizzati, come quello di registrazione dei fascicoli, che ogni pm condivide con altri cinque colleghi. A causa della carenza di organico solo in parte colmata è poi diventata operativa solo qualche giorno fa la composizione decisa da Greco delle sezioni e dei gruppi di lavoro dei pm, divisi per le province di Napoli e Caserta: ci sarà la sezione “Sicurezza dell’Ambiente, del Territorio e dei Luoghi di Lavoro”, formata da cinque sostituti, che si occuperà proprio della Terra dei Fuochi, e il gruppo sul “falso nummario”, vista la presenza nel territorio di competenza della Procura dei migliori falsificatori di banconote del mondo come emerso da indagini recenti. Forse proprio la carenza quasi cronica di risorse ha inoltre spinto la Procura a mettere subito in atto soluzioni innovative, come il “portale delle notizie di reato”, che riguarda le Procure di tutta Italia ma che ad Aversa è già operativo sin dalla sua istituzione. “Presto – spiega l’Aggiunto Domenico Airoma – ci inseriremo nel circuito europeo per entrare in rete con le procure straniere in modo da poter accedere a finanziamenti e importare anche le loro esperienze nel campo investigativo e tecnico”. Sul fronte ambientale inoltre “la Procura Napoli Nord – spiega Greco – non siglerà alcun protocollo di intesa come fatto da altre Procure. Faremo in modo di coinvolgere i cittadini dando loro la possibilità di comunicare fatti di reato direttamente alla Procura, come già avviene per il Commissariato per l’emergenza roghi”

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