A seguito del possibile disastro ambientale scoperto nella giornata di ieri: rinvenuto un lago artificiale adibito discarica abusiva di rifiuti nel territorio di San Felice a Cancello, una troupe di Videoinformazioni, agenzia giornalistica che produce servizi per telegiornali, è stata aggredita. I due reporters si erano recati per documentare le operazioni di vigili del fuoco e polizia Metropolitana nella cava in disuso ricolma di rifiuti. Giunti sul posto i due giornalisti (l’operatore video Alessandro Carlos Jovane ed il responsabile dell’agenzia Pierpaolo Petino) sono stati avvicinati da una persona presente all’ingresso di una rimessa a ridosso della cava e sono stati spintonati e presi a pugni. Oggi però l’aggressore, il 21enne Domenico De Rosa, figlio e nipote dei due titolari dell’azienda, sembra essersi pentito per quanto ha commesso.
“Chiedo scusa a questi giornalisti, non sono un violento, sono un bravo ragazzo, ho reagito male a causa della tensione. Li ho invitati più volte ad uscire dalla mia proprietà ma mi hanno risposto in modo un po’ provocatorio: ‘Si spostavano di poco e dicevano, qui sto bene’. Non è da me fare una cosa del genere ma in un solo giorno abbiamo subito una grande pressione, c’era tanta gente e tanta attenzione su una problematica di cui da diversi anni si conosce l’esistenza e ben antecedente l’acquisto del terreno da parte nostra. Mi volevo scusare dal primo momento con questi due operatori dell’informazione, ma non ci sono riuscito, è la prima volta che mi accade una cosa del genere, ho visto concentrarsi tutto sulla mia famiglia e ho sbagliato e lo ripeto chiedo scusa per l’accaduto a Pier Paolo Petino ed Alessandro Iovane, sono costernato e quando vorranno tornare da queste parti saranno i benvenuti”.