AVERSA – Nel corso dei controlli del reparto prevenzione crimine di Napoli sono stati elevate contravvenzioni amministrative e denunzie a carico dei proprietari: Al Bar Revolution erano riscontrate violazioni per quanto riguarda la vendita di sigarette in quanto si rinveniva sotto il banco cassa, nella disponibilità del titolare alcuni kg di sigarette lavorate Estere con marchio di monopolio, dallo stesso detenute e vendute illegalmente.
Le stesse sono state sottoposte a sequestro ai sensi dell’art. 291 bis del D.P.R. 43/73 mentre il titolare veniva deferito all’A.G. per la stessa fattispecie di reato. Nei pressi dei servizi dei locali a piano terra, veniva individuata una finta parete, priva di possibilità di apertura dall’esterno, e successivamente accertato che la stessa veniva comandata direttamente da un interruttore celato sotto la cassa del locale. Una volta attivata l’apertura della finta parete si individuava un angusto spazio con all’interno disposte nr. 10 postazioni di video poker del tipo illegale, tutte perfettamente funzionanti ad eccezione di una postazione .
Tutte le apparecchiature risultavano prive di qualsivoglia targhetta identificativa e matricolare, nulla osta dell’ AAMS e senza alcuna connessione in rete. Si rinveniva altresì una ingente somma di danaro all’interno delle macchinette Al momento delI’apertura della finta parete venivano identificate, intente a giocare, nr. 4 persone quali: R.M. R.F. M.M. T.F.che venivano deferite all’A.G. competente per la violazione dell’Art. 718 c.p. per partecipazione a gioco d’azzardo. Al piano rialzato dell’attività commerciale, si individuavano nr. 7 (sette) postazioni informatiche.
Tutte le suddette postazioni risultavano connesse in rete a siti di scommesse on-line in violazione delle vigenti norme in materia di giochi, poiché prive di credenziali di accesso o di apposite chiavette di accesso che venivano sequestrate. Il titolare R.G. veniva deferito alla competente A.G. per i reati di induzione al gioco d’azzardo, detenzione e vendita di sigarette senza la prescritta autorizzazione. L’ispezione determinava il sequestro delle apparecchiature illegali, nonché dei locali di tutta l’attività commerciale ai quali (locali ed apparecchiature) venivano apposti i prescritti sigilli . Analoghi controlli portavano alla denunzia ai sensi dell’art.17 TULPS della titolare di un Bar di Frignano D.C.M. ed al sequestro di 7 personal computer abusivi connessi alla rete WiFi non conformi a quanto prescritto dall’art.110 TULPS.