Ieri è stata una mattinata amara per i fedeli ed i residenti di via Raffaele Calderisi, la strade cuore dello storico rione crocifisso di Villa di Briano, intersecante a via Mazzini, ed a ridosso di piazza Cavour. Sconosciuti, infatti, all’alba della scorsa notte, forzando il cancelletto, si sono introdotti all’interno della cappellina ed hanno rubato l’antico crocifisso, risalente al millesettecento, posto sull’altare all’interno della celletta che si trova infondo via Calderisi e precisamente nel rione a nord della Chiesa Maria S.S. Assunta in Cielo.
Verso le ore 7,00 di ieri mattina, ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati alcuni residenti, che hanno notato le luci spente della storica cappellina, ed avvicinandosi al cancello a protezione della celletta del «Crocifisso» si sono resi conto che questo fosse stato forzato e rimasto socchiuso, e che dalla stessa fosse stata trafugato il mosaico in piastrelle in terracotta raffigurante la reliquia sacra della crocifissione del Cristo.
La notizia in pochi secondi ha fatto il giro del paese, richiamato l’attenzione dei residenti del posto, che immediatamente hanno allertato il 112 ed il locale Comando della Polizia Municipale, immediatamente accorsi sul posto per i rilievi del caso. È bastato poco agli abitanti del posto, per capire cosa fosse accaduto. Uno sguardo all’altare dove da sempre era posto lo storico mosaico del 1700 raffigurante l’immagine del Cristo crocifisso, ed ecco la scoperta: i ladri avevano portato via il crocifisso, punto di riferimento per molti fedeli della zona, soprattutto quelli più anziani, che spesso, per usanza di rito, si fermano davanti alla cappella chiusa da un cancello nero per un momento di riflessione e preghiera. E che l’obiettivo dei ladri fosse proprio l’antico oggetto sacro lo si è capito anche quando è stato fatto notare che i malviventi, che hanno agito durante le prime ore dell’alba, non avevano portato via alcun altro oggetto.
Il furto è stato immediatamente denunciato alle forze dell’ordine, che però al momento possono contare su di un unico elemento, ossia una foto raffigurante l’immagine per intera della reliquia trafugata. Ovviamente, nessuno ha visto e sentito niente e la zona non è videosorvegliata. Sarà dunque molto difficile per gli inquirenti riuscire a ritrovare il crocifisso risalente al millesettecento portato via dalla celletta.
Come del resto non sono mai stati ritrovati i due angioletti della stessa epoca rubati all’incirca cinque anni fa e posti ai piedi dell’altare della Madonna nella chiesa principale di piazza Cavour. Questo furto è una ferita al cuore per la comunità religiosa della zona, ma in modo particolare per i residenti dello stesso rione “Crocifisso” i quali a più riprese dichiarano: “ Ci hanno sottratto la nostra identità”.