Un bidone di latta della capacità di 20 litri che presumibilmente conteneva al suo interno solventi o idrocarburi è stato ritrovato a Villa di Briano, in provincia di Caserta, al confine con Casal di Principe nel corso delle operazioni di scavo condotte da Corpo forestale dello Stato e carabinieri alla ricerca di fusti tossici.

Il fusto – le ricerche vengono effettuate oltre i 15 metri – era in prossimità delle falde acquifere. Saranno le analisi a definire l’esatto contenuto del bidone. Con il bidone sono stati trovati anche rifiuti solidi urbani, a testimonianza che probabilmente l’area era adibita a discarica. Dopo il ritrovamento le operazioni di scavo sono state interrotte per un problema di natura tecnica. Il fondo in cui si svolgono le operazioni di scavo sorge a poche centinaia di metri in linea d’aria dalla superstrada Nola-Villa Literno e, secondo i pentiti del clan dei Casalesi Roberto Vargas e Francesco Della Corte, ex fedelissimi di Nicola Schiavone (primogenito tuttora in carcere del capoclan Francesco Sandokan Schiavone, ndr), sarebbe stato utilizzato negli anni ’90 per interrare rifiuti tossici. Il fondo fu già controllato su indicazione del primo pentito della camorra casalese Carmine Schiavone proprio all’inizio degli anni Novanta ma non fu trovato nulla.

 

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