La normativa sul divieto di atti persecutori è stata applicata per la prima volta nel napoletano ad una coppia omosessuale residente a Pianura. Gli agenti del commissariato di zona hanno denunciato un giovane di 22 anni originario di Marcianise per maltrattamenti nei confronti di un transessuale di 25 anni con il quale conviveva. Quest’ ultimo – secondo quanto ha riferito alla polizia – subiva dal mese di febbraio continue violenze fisiche e psicologiche, dovute alla gelosia del partner.

Nel corso dei suoi frequenti attacchi d’ira, il giovane colpiva con bastoni, forchette da cucina e altri corpi contundenti che gli capitavano sotto mano, il transessuale. Recentemente si era scagliato con un coltello contro il partner, che aveva riportato una ferita alla mano nel tentativo di evitare il colpo. Ne era nata una colluttazione, al termine della quale il giovane aveva cacciato di casa l’aggressore prima di rifugiarsi in casa di un’amica. Al suo ritorno a casa, due giorni dopo, però aveva trovato nell’appartamento il partner, che vi si era introdotto forzando una persiana. Alla reazione del transessuale, che gli aveva comunicato l’ intenzione di interrompere il rapporto, il giovane ha minacciato il suicidio, legandosi una sciarpa al collo. La vittima ha chiesto l’ intervento del 113 e gli agenti del commissariato di Pianura hanno bloccato il 22enne, che continuava a minacciare il partner, ed hanno accompagnato all’ ospedale ”San Paolo” il transessuale, che e’ stato medicato e giudicato guaribile in tre giorni. La vittima delle violenze ha presentato denuncia nei confronti del convivente. Per quest’ultimo è stata disposta la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento dei luoghi abitualmente frequentati dalla vittima.

 

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