CASAL DI PRINCIPE – Un evento per onorare la memoria di Antonio Di Bona, agricoltore di Casal di Principe ucciso dalla camorra a Villa Literno nel 1992 e rilanciare il tema del recupero produttivo dei terreni agricoli confiscati ai clan si e’ tenuto questa mattina al Teatro della Legalità di Casal di Principe.

Ad organizzarlo la società Agrorinasce, che da anni si occupa di progetti di riutilizzo dei beni sottratti alle cosche, con il patrocinio della Fondazione Polis e il coordinamento dei familiari delle vittime di camorra. A Di Bona é tra l’altro intitolato anche il Centro di Agricoltura sociale creato da Agrorinasce che gestisce numerosi terreni ubicati tra Santa Maria la Fossa e Casal di Principe confiscati a vari camorristi tra cui il boss Francesco Schiavone. All’iniziativa di oggi, intitolata “In memoria di Antonio Di Bona, agricoltore vittima innocente della camorra, a 20 anni dalla sua morte: l’Agricoltura tra passato e futuro”, hanno preso parte tra gli altri i familiari dell’agricoltore, i responsabili delle forze dell’ordine e il pm della DDA di Napoli Francesco Curcio, il Vicario generale della Diocesi di Aversa Don Paolo deell’Aversana, il Commissario del Comune di Casal di Principe Armando Gradone, i sindaci di alcuni comuni e i rappresentanti delle organizzazione agricole e delle cooperative che gestiscono i fondi confiscati alla camorra. C’erano poi gli studenti di sette istituti scolastici. “Parlare di agricoltura e di giovani in agricoltura, – ha spiegato l’Amministratore Delegato di Agrorinasce Giovanni Allucci – grazie al recupero ad uso produttivo di terreni agricoli confiscati alla camorra ci è sembrato il modo migliore per onorare la memoria di Antonio Di Bona. Teniamo ben presente l’amore che i nostri nonni avevamo per la terra e l’agricoltura a dispetto del disprezzo dimostrato dalla camorra con il traffico dei rifiuti e l’inquinamento causato”. Ad aprire la giornata un documentario su Antonio Di Bona, a testimonianza del suo grande amore per la terra e l’agricoltura; l’evento è stato chiuso invece da un concerto di musica popolare.

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