Riprendono oggi al Cairo i colloqui per una tregua nella Striscia di Gaza. Joe Biden ha messo in evidenza nel corso del suo colloquio con il premier israeliano Benyamin Netanyahu “l’urgenza” di chiudere l’accordo per un cessate il fuoco a Gaza e per il rilascio degli ostaggi. Lo comunica la Casa Bianca. Biden e Netanyahu hanno parlato degli sforzi americani in corso a sostegno delle difese di Israele contro le minacce poste dell’Iran e da gruppi come gli Hezbollah e gli Houthi, afferma la Casa Bianca. “Il presidente ha messo in evidenza l’urgenza di concludere l’accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi”, aggiunge la Casa Bianca, mettendo in evidenza come i due leader hanno parlato anche delle prossime trattative a Il Cairo per rimuovere ogni restante ostacolo. L’agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno tre persone sono morte e altre quattro sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che stanotte ha colpito una casa nel campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Vittime vengono segnalate dalla Wafa anche in quello di Jabalia e a Khan Yunis. Sarebbero intanto saliti a 11 i morti nel raid delle ultime ore su Beit Lahia, nel nord dell’enclave palestinese. L’agenzia di stampa turca Anadolou riferisce di 13 feriti in un bombardamento notturno sul campo profughi di Nuseirat. Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso è di almeno 40.223 morti e 92.981 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas. L’esercito israeliano (Idf) ha colpito la notte scorsa obiettivi terroristici di Hezbollah in più di 10 aree nel sud del Libano: lo rende noto l’Idf su Telegram. Tra gli obiettivi, si legge nel messaggio, c’erano depositi di armi, strutture militari e un lanciatore utilizzato dall’organizzazione per effettuare attacchi terroristici contro Israele.