Operazione antiusura della Guardia di Finanza di Cassino, che in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare, hanno dato esecuzione a tre misure restrittive, di cui due ai domiciliari. Nel mirino due persone residenti a Sant’Antimo. L’indagine, per i reati di usura aggravate dallo stato di bisogna, dall’esercizio dell’attività imprenditoriale e dall’uso di armi, era partita qualche mese fa.

Gli accertamenti avrebbero evidenziato che un imprenditore edile di Cesa, in difficoltà economiche, per ottenere il denaro per la propria azienda, si sarebbe rivolto ad un usuraio e, in un secondo momento, per far fronte a questo debito, ad altre due persone. Prestiti, avrebbero accertato gli inquirenti, per un valore complessivo di 65mila euro, con tassi usurari fino al 95%, fino ad arrivare ad oltre 172 mila euro.

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