Rappresaglia di Hezbollah contro Israele dopo i raid dei giorni scorsi in Libano. Lanciate decine di missili che sono stati in gran parte intercettati e distrutti. Danni nelle aree urbane a nord di Haifa. La Resistenza Islamica in Iraq (Iri) afferma di essersi unita all’attacco notturno di Hezbollah, lanciando droni e missili verso Israele dall’Iraq. Lo riporta la Bbc. In una serie di dichiarazioni, la milizia con base in Iraq ha affermato di aver lanciato due attacchi separati in località non specificate in Israele, tra cui l’attacco a “obiettivi nel nord di Israele all’alba con missili da crociera Al-Arqab”. In un’ulteriore dichiarazione si afferma che il gruppo ha colpito un “obiettivo vitale” in Israele utilizzando dei droni, secondo gli specialisti di lingua araba della BBC Monitoring. Nella tarda serata di ieri l’esercito israeliano ha fatto irruzione nella sede di Ramallah di Al Jazeera per notificare la chiusura per 45 giorni. Il presidente israeliano Isaac Herzog in un’intervista a Sky News ha affermato che il capo militare di Hezbollah Ibrahim Aqil e gli altri comandanti uccisi a Beirut venerdì “si erano riuniti per pianificare un attacco a Israele come il massacro del 7 ottobre”. Il ministero della Salute nella Striscia di Gaza, governata da Hamas, ha aggiornato ad almeno 41.431 il numero delle persone uccise nella guerra ormai arrivata al suo dodicesimo mese. Il bilancio include 40 persone uccise nelle ultime 24 ore, secondo il comunicato diffuso dal ministero, aggiungendo che 95.818 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre.

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