Magliette bianche con la scritta colorata ‘No a tutti i razzismi’, poi tutti per mano per ‘abbracciare’ il Colosseo. E’ durata diversi minuti la catena umana organizzata a Roma dall’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), in occasione della Giornata mondiale contro il razzismo, a cui hanno partecipato centinaia di giovani e studenti.

Un abbraccio per dire ‘no’ a tutte le forme di discriminazione e’ andato contemporaneamente in scena in altre 34 citta’ italiane, dal Nord al Sud. ”L’Unar ha fatto un grandissimo lavoro – ha commentato il ministro per la Cooperazione, Andrea Riccardi, salito sul palco per un saluto ai partecipanti – sono convinto che questa catena umana fatta da tanti ragazzi sia decisiva. Dobbiamo stare attenti a non sviluppare il seme del razzismo ma anche alla violenza del linguaggio. Perche’ il razzismo inizia con le parole per poi arrivare ai fatti. E la catena umana e’ il simbolo di qualcosa di buono che si vuole costruire”. Ad accompagnare l’abbraccio, le note della canzone ‘One love’ di Bob Marley, suonate dall’orchestra ‘Arcobaleno’ della scuola media Mazzini di Roma. Fra le altre citta’ coinvolte dalle catene umane antirazzismo, Bologna, Brescia, Bari, Catania, Firenze, Foggia, Lecce, Milano, Trieste, Torino, Venezia. Nella paese calabrese di Rosarno, invece, cittadini e stranieri hanno ‘circondato’ il campo d’accoglienza, nella contrada Testa dell’Acqua.

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