La vendetta per un incidente stradale mortale sarebbe il movente della sparatoria in cui il 10 febbraio scorso resto’ ucciso a Spadafora (Messina) Domenico Santapaola, uno dei paretecipanti alla spedizione punitiva. Questa la ricostruzione dei carabinieri, che su disposizione del sostituto procuratore di Messina, Alessia Giorgianni, hanno fermato la guardia giurata Rosario Verdura, 32 anni, e l’imprenditore Antonino Cardia, 30 anni.
Secondo l’accusa, parteciparono all’agguato contro i fratelli Davide e Francesco Giorgianni, per punire il primo dei due, ritenuto il responsabile di un incidente stradale in cui erano morti Giovanna De Salvo e suo figlio Andrea D’Arrigo, imparentati con Rosario Verdura. L’imboscata falli’ perche’ Francesco Giorgianni, anch’egli guardia giurata, che rispose al fuoco dei sicari sparando con la sua pistola di servizio e uccidendo Santapaola, i cui complici fuggirono. Erano, secondo i risultati delle indagini, Verdura, che avrebbe sparato, e Cardia, che si sarebbe limitato a guidare l’auto del commando. I Giorgianni restarono illesi.