E’ trascorsa senza problemi la notte a Saponara, il paese sulla fascia tirrenica del Messinese dove martedì sera una frana causata dal maltempo ha travolto e ucciso tre persone: un bambino di dieci anni, Luca Vinci, un operaio delle acciaierie di Milazzo, Luigi Valla, 55 anni,
e il figlio Beppe, 28 anni, laureando in Medicina. Nelle zone colpite dall’alluvione si è registrata solo una leggera pioggia, che non ha provocato grossi disagi, anche se permane lo stato di allerta di “moderata criticità” diffuso dalla Protezione Civile regionale. Prosegue intanto il lavoro di monitoraggio svolto dall’unità di crisi istituita presso la Prefettura di Messina, dove ieri pomeriggio si è svolto un vertice con la partecipazione del Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, di quello dell’ambiente Corrado Clini e del capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli. A Saponara si continua a scavare per liberare le case e la strade dal fango nel piccolo borgo di Scarcelli, la frazione del Comune dove si è staccato il costone roccioso che ha provocato la frana. Il sindaco, Nicola Venuto, ieri ha firmato anche un ordine di evacuazione per 12 famiglie che abitano in edifici ritenuti a rischio dalle squadre dei vigili del fuoco. I vigili del fuoco di Messina hanno comunicato che ancora non è stato possibile recuperare il corpo di Luigi Valla, l’operaio di 55 anni che due sere fa è rimasto travolto dal fango insieme al figlio, nella casa di Saponara dove viveva. Il corpo del figlio, Giuseppe Valla, 28 anni, laureando in medicina, è stato trovato ieri pomeriggio. Continuano dunque in mezzo a fango e detriti le ricerche di vigili del fuoco, carabinieri e uomini della Protezione civile.