Ha confessato davanti al gip Luisa Del Bianco, Amina Tourabe la marocchina di 58 anni che la polizia ha arrestato domenica pomeriggio per l’omicidio di Wally Urbini, la vicina di casa uccisa verso la mezzanotte di otto giorni fa. Omicidio a scopo di rapina per l’accusa. Gli inquirenti subito avevano ristretto il cerchio dei sospettati a persone ben conosciute dalla vittima, che mai avrebbe aperto in piena notte a un estraneo.
Il giorno prima dell’omicidio Amina Tourabe, che da venti anni viveva in via Sostegni nella casa accanto a quella della vittima, aveva bussato alla porta dell’anziana, ed era entrata in casa chiedendole 100 euro, che pero’ le erano stati rifiutati. ”Mio marito e’ andato via di casa senza darmi denaro” si era giustificata con la pensionata. Pare anche che da tempo la donna soffrisse di depressione. La mattina successiva all’omicidio, quando fu trovato il cadavere di Wally (soffocata con una sciarpa dopo una colluttazione con l’assassina durata 4-5 minuti) la marocchina era presente: era stata infatti lei a dare pala e scaletta al figlio di Wally Urbini per entrare in casa della madre rompendo il vetro.