I carabinieri del Ris avrebbero trovato ieri sera tracce di sangue nell’automobile di Denny Pruscino, il marito di Katia Reginella, entrambi genitori del neonato di due mesi e mezzo scomparso da oltre un mese dall’abitazione di Folignano, in provincia di Ascoli Piceno.
Gli esperti dell’arma in precedenza avevano fatto un accurato sopralluogo nella mansarda abitata dalla coppia, senza trovare pero’ secondo fonti ufficiali, elementi significativi. Adesso gli investigatori devono comprendere se le labili tracce di sangue e forse anche biologiche rinvenute nell’auto dell’uomo – che non e’ il padre naturale dello scomparso, ma lo ha riconosciuto – siano da ricondurre al piccolo, di cui ancora non si hanno tracce. In un primo momento Denny Pruscino sostenne la tesi della moglie che aveva raccontato ai carabinieri di aver trasferito con l’auto il corpo del bimbo gia’ morto in un incidente domestico nelle campagne di Castelprosino, una frazione collinare di Ascoli. Ma dopo esser stato arrestato insieme alla moglie e cambiato legale il trentenne ha cambiato versione affermando che il bambino e’ ancora vivo. La madre invece, anche lei in carcere dalla settimana scorsa, ha sempre confermato la prima versione della scomparsa e della morte del neonato. Ieri sera intanto anche il presidente del tribunale dei minori delle Marche, Ornella Riccio, ha diffuso un appello in cui si rivolge alla coppia chiedendo loro massima collaborazione per le ricerche in corso. Da ricordare che in precedenza lo stesso tribunale dei minori aveva sottratto alla Reginalla e al Pruscino i bambini di 5 e 3 anni dandoli in affidamento a terzi. Ancora senza esito le ricerche del piccolo non solo nell’ascolano, ma anche in Svizzera e in Germania dove risiedono dei parenti dei due genitori del bimbo scomparso. Anche i carabinieri ritengono che ci siano speranze che il piccolo possa essere ancora in vita, magari nascosto in un luogo ben protetto e che ancora non e’ stato scoperto.