“Da adolescente portavo i viveri al latitante Leoluca Bagarella. Sono stato affiliato formalmente nel ’75 prima dell’omicidio del colonnello Russo al quale ho partecipato.
Mi hanno insegnato che prima veniva Cosa nostra, poi il resto. Io questa regola l’ho seguita”. Comincia raccontando la sua carriera criminale Giovanni Brusca, il pentito che depone al processo sulla trattativa Stato-mafia in trasferta a Milano proprio per la testimonianza al dibattimento del collaboratore di giustizia.