Ha tentato di evadere durante una visita in ospedale ma e’ stato prontamente riacciuffato dalla scorta di Polizia penitenziaria che lo aveva accompagnato. E’ accaduto ieri a Firenze, a un giovane marocchino, recluso nel carcere di Sollicciano. Ne da’ notizia il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria), in una nota.
“Il detenuto aveva accusato dolori tali da essere valutati dal medico del carcere meritevoli di approfondimenti radiologici in ospedale”, commenta il segretario generale del Sappe Donato Capece. “Nella sala raggi si e’ improvvisamente allontanato ma i bravi agenti lo hanno riacciuffato. Questo grave episodio, commesso il giorno dopo l’ennesimo suicidio di un detenuto a Udine, testimonia lo stato di allarme delle nostre carceri, nelle quali i poliziotti penitenziari sono 7mila in meno rispetto all’organico previsto ed i detenuti oltre 20mila in piu’ rispetto ai posti letto regolamentari”. “In piu’ -prosegue Capece- la spending review rischia di far collassare il sistema della sicurezza del Paese, bloccando le assunzioni e tagliando i fondi a disposizione del Corpo di Polizia penitenziaria. Il governo e in particolare il ministro della Giustizia Paola Severino raccolgano il grido di allarme del primo Sindacato del Corpo, il Sappe, e si diano concretamente da fare per sanare le costanti criticita’ con le quali il personale della Polizia penitenziaria deve quotidianamente confrontarsi”.