E’ solo grazie ad un agente della Polizia penitenziaria che domenica mattina e’ stata impedita l’evasione di un detenuto dal carcere di Ragusa. Lo rende noto in un comunicato il Sappe, Sindacato autonomo polizia penitenziara.
Tutto e’ accaduto in pochi minuti: il detenuto italiano, durante l’ora d’aria, approfittando dei livelli minimi di sicurezza per la consistente carenza di poliziotti, ha scavalcato i muri del cortile passeggi (compresa la rete metallica che era rotta) e si e’ incamminato nell’intercinta. Si e’ quindi nascosto dentro un piccolo casotto in attesa del momento opportuno per scavalcare il muro di cinta. Uno degli agenti si e’ pero’ accorto che mancava un detenuto rispetto a quelli contati all’inizio dell’ora d’aria ed ha dato subito l’allarme; le immediate ricerche hanno permesso di bloccare l’uomo. Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, ”questo grave episodio conferma ancora una volta le gravi criticità del sistema carcere. La situazione penitenziaria e’ sempre più incandescente come confermano drammaticamente i gravi episodi accaduti nelle ultime ore nelle carceri italiane; i continui tentativi di evasione e le evasioni vere e proprie. Le istituzioni e il mondo della politica – conclude – non possono più restare inermi e devono agire concretamente. C’è bisogno di una nuova politica dell’esecuzione della pena, che ripensi il sistema sanzionatorio”.