A cinque mesi esatti dalla scomparsa, emergono nuovi particolari che potrebbero rivelarsi interessanti nella vicenda di Roberta Ragusa, la 45enne di Gello (Pisa) sparita nel nulla dalla sua abitazione, nella notte tra il 13 e il 14 gennaio scorsi.
Secondo quanto emerge da fonti investigative, non furono due ma tre le telefonate intercorse quella notte tra il marito di Roberta, Antonio Logli, e la sua amante, la 28enne Sara Calzolaio, segretaria della scuola guida gestita dalla famiglia Logli. In particolare, l’ultima comunicazione fu molto breve, come se qualcuno l’avesse interrotta: se fosse caduta la linea, uno dei due avrebbe richiamato l’altro. Inoltre, quest’ultima telefonata risale a poco dopo la mezzanotte, mentre Logli ha detto di essere andato a letto prima, quella sera. Gli inquirenti non escludono che quella comunicazione possa essere stata interrotta da Roberta; la donna sapeva che il marito aveva una relazione extraconiugale, ma non sospettava che fosse con la Calzolaio, ex babysitter dei suoi figli, e che lei considerava una delle sue migliori amiche. Logli e’ l’unico indagato nell’inchiesta, con l’ipotesi di reato di omicidio volontario, ma finora non sono emersi elementi a suo carico. Intanto, verranno eseguiti accertamenti nel cimitero di Gello, dopo che un gruppo di amici della Ragusa ha consegnato un dossier alla Procura di Pisa in cui si invitano gli inquirenti a cercare Roberta nel camposanto del paese. Il dossier e’ stato redatto dalla task force dei consulenti dell’Associazione per Roberta (composta dalla criminologa Imma Giuliani, lo psicologo Fabrizio Mignacca e gli avvocati Giuseppe Di Biasi e Carmen Stizzo). Sarebbero molti gli elementi ritenuti interessanti dal magistrato che avrebbe gia’ dato le prime disposizioni per fare accertamenti nel cimitero, negli altri luoghi indicati nelle carte e anche su alcuni reperti trovati. Si parla di un terreno intatto prima della scomparsa della donna e poi mutato nella morfologia ”come se qualcuno avesse scavato”. Su questo terreno sono stati rinvenuti alcuni indumenti che adesso sono al vaglio degli investigatori. I primi accertamenti sono gia’ iniziati. Saranno anche ascoltati i testimoni indicati nel dossier. E si cercheranno riscontri su particolari, sempre contenuti nelle carte consegnate al magistrato, delle ultime ore che Roberta Ragusa ha trascorso con i familiari prima di scomparire.