Un medico cinese e’ finito sotto inchiesta perche’ sospettato di far parte di una banda che si occupa di traffico di neonati. Lo riferisce la stampa locale. Le indagini sono scattate nella provincia nord occidentale cinese dello Shaanxi.
Il medico, una dottoressa di nome Zhang, e’ sospettata di aver sottratto con l’inganno alle legittime famiglie i loro bimbi appena nati per poi venderli. Il ”trucco” usato dalla dottoressa consisteva nel raccontare ai neo genitori che il bimbo era nato gravemente ammalato o che la madre stessa era risultata affetta da una grave infezione come l’epatite o la sifilide poi trasmessa al bimbo. La dottoressa convinceva quindi i neo genitori, per lo piu’ persone non istruite e in condizioni economiche precarie, ad abbandonare il neonato, dicendo che avrebbe avuto bisogno di cure per loro troppo costose. I sospetti sono nati dopo che una delle coppie ha raccontato l’accaduto. Lai, il padre, ha detto che subito dopo il parto, la dottoressa Zhang non ha nemmeno loro permesso di vedere il bimbo e gli ha fatto solo firmare un documento. L’uomo, stanco e nervoso, lo ha firmato senza leggerlo. Nel documento c’era scritto che il neonato era malato e affetto da deformita’, cosa mai detta ai genitori fino a quel momento e che anche la madre aveva una infezione. Poco dopo, secondo quanto ha raccontato l’uomo, e’ stato loro detto che il bimbo era morto e non avrebbero potuto vederlo. Uscita dall’ospedale la donna si e’ fatta visitare in un altro ospedale e non e’ risultata avere alcuna infezione. La polizia sta investigando sulla vicenda anche perche’ nello stesso ospedale sono stati registrati sette casi simili e tutti coinvolgono la dottoressa Zhang.