All’isola del Giglio ventisette giorni dopo la tragedia, il presidente e amministratore delegato della Costa Crociere, Pierluigi Foschi, ha incontrato i cittadini dell’isola del Giglio e ha confermato l’intenzione della societa’ di onorare fino in fondo gli impegni presi. ”Costa Crociere c’e’ e fara’ fede a tutti gli impegni. Questa nave dovra’ venire via dal Giglio, non dovra’ inquinare e tutto dovra’ essere fatto in sicurezza e in tempi ragionevoli”. Foschi ha precisato che la compagnia percorrera’ ”tutte le strade possibili perche’ la nave venga portata via intera”.

In giornata, intanto, si sono concluse le operazioni preliminari di flangiatura sui primi sei serbatoi (di quindici): lunedi’, tempo permettendo, potra’ cosi’ cominciare il defueling di una parte iniziale delle 2.200 tonnellate di carburante della Costa Concordia. Se l’ora x per l’avvio del pompaggio di carburante e’ ormai alle porte, meno chiara appare la tempistica per la rimozione del relitto. ”Al momento – ha aggiunto Foschi – non so dare indicazioni ma ne sapremo di piu’ nel momento in cui avremo il cronoprogramma dei lavori, a meta’ marzo. Vogliamo programmare insieme a voi le attivita’ – ha proseguito l’ad rivolgendosi alla cittadinanza – per non impattare sulla stagione turistica o ridurre i disagi al minimo”. Ad alcuni abitanti che gli chiedevano che cosa accadra’ se la stagione turistica dovesse essere compromessa, Foschi ha replicato che ”Costa sta facendo fronte a molti impegni economici e affrontera’ anche questo”. Mesi delicatissimi per la compagnia armatoriale che fa capo al gruppo americano Carnival, anche dal punto di vista finanziario. Foschi non si e’ sottratto, al termine dell’incontro con i cittadini, alle domande dei giornalisti sull’ipotesi di un fallimento a fronte dei gravosissimi obblighi che la Costa dovra’ affrontare. ”Costa Crociere fara’ fronte ad ogni impegno – ha assicurato l’ad -. La societa’ e’ stata ‘azzerata’ dai media con poca analisi e dovremo lavorare sodo per ridare credibilita’ all’azienda”. Ma non contano solo le cifre, ha fatto capire alla fine l’ad: ”E’ il dolore piu’ grande dopo la morte di mia madre”, ha detto ai giornalisti che gli chiedevano come si sente. L’operazione ‘dialogo’ ha soddisfatto il sindaco del Giglio, Sergio Ortelli, che ha espresso ”piena fiducia in Costa Crociere”. Ma le incognite restano molte e alla minaccia di danno ambientale si aggiunge, per l’arcipelago toscano, il timore di un ritorno di immagine negativo in grado di mettere ko la stagione turistica. Tanto che anche il Comune di Capoliveri, all’isola d’Elba, si costituira’ parte civile nel processo. ”Gia’ ora la nostra economia risente del danno di immagine e di prestigio di tutto l’Arcipelago – ha spiegato il sindaco Ruggero Barbetti – Il nostro paesaggio, il nostro mare, le nostre coste costituiscono un unicum di biodiversita’. Il disastro della Costa Concordia oggi e’ sotto controllo, ma ci preoccupano eventuali sviluppi negativi”.

 

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