Un detenuto italiano di 25 anni, condannato per omicidio plurimo, si e’ suicidato in carcere a Parma. Lo comunica il Sappe, Sindacato autonomo di polizia penitenziaria. ”Nonostante ogni buona intenzione da parte dell’Amministrazione penitenziaria quella delle morti in carcere resta un problema insoluto e, probabilmente, irrisolvibile – denuncia Giovan Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe – considerate le enormi carenze di personale di polizia penitenziaria e di altre figure professionali, oltre, ovviamente, al sovraffollamento”.

”In Italia mancano 6500 unita’ di personale tra agenti, sovrintendenti ed ispettori, in Emilia Romagna ne mancano 650. Anche a Parma mancano oltre cento unita’ di personale – ricorda Durante – Gli eventi critici, tra suicidi, tentativi di suicidio, aggressioni, gesti di autolesionismo e danneggiamento a beni dell’Amministrtazione superano i 200 al giorno nei 206 istituti del nostro Paese”. ”I detenuti – conclude – seppur stabili da piu’ di un anno a seguito della legge Alfano e del decreto salvacarceri del ministro Severino restano comunque tantissimi, consaiderato che sono circa 67000, per una capienza di 44000.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui