I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno effettuato una vasta operazione antidroga sullo Ionio cosentino e nell’area della Sibaritide. Eseguite 34 ordinanze di custodia cautelare e altre cinque misure restrittive. Ma gli arresti alla fine sono stati 35, visto che, durante una perquisizione domiciliare, e’ stato arrestato un giovane trovato in possesso di cocaina e di un bilancino di precisione.

L’operazione e’ stata denominata “Fusion”, dal nome di un locale di Villapiana in cui, come specificato in conferenza stampa, sono stati effettuati diversi incontri per la cessione dello stupefacente. Gli incontri sono stati doviziosamente documentati dagli inquirenti. Le investigazioni hanno fatto rilevare che la sostanza stupefacente veniva acquistata a Terzigno, Pozzuoli o Torre Annunziata, nel napoletano, per poi essere smistata nell’alto Ionio cosentino tramite corrieri e pusher coriglianesi. Le indagini, avviate nel settembre 2010 a seguito della morte del giovane venticinquenne Eros Milizia, morto per aver ingoiato 5 grammi di cocaina per eludere un controllo, hanno consentito nel tempo di trarre in arresto 11 persone in flagranza di reato e sequestrare 800 grammi di stupefacente. Rinvenuta anche una pistola rubata, una Beretta 84. Nel corso degli accertamenti, inoltre, sono state denunciate altre 46 persone, tra cui molti pluripregiudicati organici a cosche della ‘ndrangheta. L’operazione ha interessato anche Torre Annunziata, luogo di origine di Andrea Ranieri, vicino alle cosche camorristiche degli Aquino-Annunziata-Gionta, ritenuto il canale napoletano preferenziale per l’acquisto della cocaina. Secondo quanto riferito dagli inquirenti, Ranieri fu anche fatto oggetto di un tentato omicidio, operato dalle cosche della camorra. I provvedimenti dell’Operazione Fusion sono stati emessi dal GIP del Tribunale di Rossano e i carabinieri hanno impegnato circa 250 uomini e 70 mezzi, tra cui un elicottero.

 

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