Quattordici persone vengono fermate dalla polizia ad Andria con le accuse, contestate a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, di detenzione e porto illegale di armi e di materiale esplodente.
L’operazione, a cui partecipano agenti della squadra mobile di Bari, del commissariato di Andria e del reparto prevenzione crimine, ha permessso di disarticolare i vertici dell’agguerrito clan Pesce-Pistillo. Le indagini della Dda di Bari erano state avviate dopo il tentativo di omicidio di Salvatore Alessandro Pesce, compiuto il 6 agosto scorso da parte – secondo l’accusa – di appartenenti al suo stesso clan. La polizia ritiene di essere riuscita ad individuare autori e movente dell’agguato e tutti coloro che hanno preso parte alla vasta attivita’ di spaccio di droga. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati, in totale, sette chilogrammi circa di sostanze stupefacenti (cocaina, eroina, hascisc e marijuana), quattro pistole, numerose munizioni e oltre due chili di esplosivo ad alto potenziale.