Un uomo è morto durante un’esplosione avvenuta all’interno di un appartamento a Roma, in via Tuscolana intorno alle 14.30. La vittima era stata trasportata in eliambulanza ma é morta durante i soccorsi. La causa dell’esplosione sarebbe una bomba a mano. La granata era nascosta in uno zaino
all’interno di uno sgabuzzino nell’appartamento. La vittima era un operaio romeno di 25 anni, mentre altri due operai stranieri che si trovavano nell’abitazione sono rimasti illesi. E’ stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile per detenzione di munizionamento da guerra e denunciato per morte conseguente di altro delitto Massimo Sculli, l’ex-militare di 53 anni che in un appartamento a Roma nascondeva quattro granate, di cui una è esplosa uccidendo l’operaio. “Sembrava l’inferno. Abbiamo sentito un’esplosione, poi ho visto una fiammata e ho cominciato a chiedere aiuto, si sentivano urla lancinanti”. A riferirlo è un’ inquilina al primo piano del palazzo. L’anziana abita nella porta accanto. “Ero con mia moglie nel cortile del palazzo -racconta un altro inquilino- dopo l’esplosione i vetri sono andati in frantumi e i pezzi sono finiti su di noi. Abbiamo avuto molta paura, inizialmente pensavamo si trattasse di una caldaia o di una bombola a gas e c’era uno degli operai che chiedeva aiuto”. Il palazzo dove è avvenuta l’esplosione, al primo piano, è una struttura di 7 livelli. Sulla strada ci sono negozi ed è molto trafficata. Di fronte c’é anche una fermata della metropolitana. Gli artificieri della Polizia hanno portato via altre tre granate dall’abitazione. A quanto si è appreso, al momento dell’esplosione, gli altri due operai che stavano effettuando i lavori di ristrutturazione si erano allontanati e per questo sono rimasti illesi chiedendo poi aiuto.