La famiglia Gheddafi insorge contro il sequestro del proprio patrimonio effettuato in Italia dalla Guardia di Finanza. “Il sequestro italiano di beni si fonda su una tardiva e illegale esecuzione di un ambiguo ordine di una corte e su un regime persecutorio di sanzioni”, ha affermato Nick Kaufman, avvocato di due dei figli del Colonnello, Aisha e Saadi Gheddafi.

“Non un solo dollaro e’ stato mai usato per il beneficio personale della famiglia Gheddafi e non un solo centesimo deriva dal ricavato di attivita’ criminali”, ha proseguito il legale in un comunicato. “Il governo di Muammar Gheddafi ha sostenuto con fierezza l’industria italiana attraverso i suoi vari fondi di investimento statale e lo ha fatto nell’interesse ultimo del popolo libico”, ha concluso Kaufman. Mercoledi’ le Fiamme Gialle hanno sequestrato patrimoni per oltre un miliardo e cento milioni di euro a componenti della famiglia Gheddafi su richiesta del Tribunale Penale Internazionale dell’Aja. Fra gli asset sequestrati figurano partecipazioni azionarie in Unicredit, Eni, Finmeccanica, Fiat, Juventus, nonche’ un immobile, 150 ettari di bosco e due motoveicoli, tra cui una Harley Davidson. Saadi Gheddafi – noto in Italia per aver giocato in alcune squadre di calcio come il Perugia e la Sampdoria – ha trovato rifugio in Niger, come confermato dal ministro della Giustizia del Paese africano. La sorella Aisha si trova invece in Algeria.

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