Dopo quattro anni e mezzo di sospetti, indagini e dolore sembra arrivata la svolta per il caso di Yara Gambirasio. I carabinieri hanno fermato e stanno interrogando un muratore di 44 anni, Massimo Giuseppe Bossetti, sposato e con tre figli, originario di Clusone e residente in provincia di Bergamo. Secondo gli inquirenti potrebbe essere lui l’uomo che 26 novembre del 2010 aggredi’ e uccise la tredicenne lungo le poche centinaia di metri che separavano la palestra dove si allenava da casa di Brembate di Sopra. L’uomo, nato nel 1970, si trova nel Comando provinciale dei Carabinieri di Bergamo per essere interrogato. Decisivo nella sua individuazione il suo profilo genetico, sovrapponibile a quello rilevato sul cadavere della ragazza. “Secondo quanto rilevato dal profilo genetico in possesso degli inquirenti, l’assassino della piccola Yara e’ una persona del luogo, dunque dalla provincia di Bergamo” aveva annunciato nel tardo pomeriggio il ministro dell’Interno Angelino Alfano spiegando che “nelle prossime ore saranno forniti maggiori dettagli. Ringraziamo tutti – conclude Alfano – ognuno nel proprio ruolo, per l’impegno massimo, l’alta professionalita’ e la passione investiti nella difficile ricerca di questo efferato assassino che, finalmente, non e’ piu’ senza volto”. La conferma sull’identita’ dell’assassino di Yara Gambirasio era arrivata nei mesi scorsi dai risultati degli esami sui campioni prelevati lo scorso marzo dalla salma di Giuseppe Guerinoni, l’autista di Gorno (Bergamo) morto nel 1999 e che secondo gli inquirenti avrebbe avuto un figlio illegittimo negli anni Sessanta, figlio che sarebbe appunto l’omicida. Il Dna dei campioni dell’uomo e’ stato comparato con quello dell’assassino prelevato dalle tracce di sangue trovate sui vestiti della vittima (si pensa che l’assassino si sia tagliato con un coltellino che stava usando per cercare di tagliare gli slip di Yara). Il confronto dei due campioni ha confermato che l’uomo e’ il padre dell’assassino. Finora l’unico campione genetico di Guerinoni era stato prelevato dalle tracce di saliva sul retro di una marca da bollo. A Gorno sono stati prelevati campioni di Dna da 700 donne che tra gli anni Sessanta e il 1998 hanno frequentato Salice Terme, dove Guerinoni andava in villeggiatura per le cure, e dove i due potrebbero avere avuto la relazione clandestina.