I militari della Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Firenze, impiegati nei servizi di controllo presso l’aeroporto di Firenze Peretola, hanno individuato, presso la sala arrivi dello scalo fiorentino, sette cittadini (un italiano, un sudafricano, un egiziano, un indiano, un libico, un albanese e un ucraino) che tentavano di introdurre valuta nel territorio italiano in violazione della normativa sulla circolazione transfrontaliera di capitali. Occultati in valigie e bagagli a mano, tra indumenti e libri, sono stati rinvenuti circa 158.000 euro.

I trasgressori hanno estinto l’illecito corrispondendo somme pari a 10.650 euro. Si tratta per lo piu’ di commercianti che si recavano a Firenze per acquisti nel settore della moda. Tutti si sono giustificati sostenendo di non essere a conoscenza della normativa in materia valutaria, che prevede la compilazione di una dichiarazione, da presentare all’Agenzia delle Dogane, da parte di chiunque entri o esca dal territorio nazionale con denaro contante o titoli, di importo pari o superiore a 10.000 euro. In caso di violazione, il soggetto a cui e’ stata contestata, puo’ chiederne l’estinzione effettuando un pagamento in misura ridotta (oblazione immediata) pari, a seconda dei casi, al 5% o al 15% del contante superiore alla soglia consentita. Qualora il denaro rinvenuto superi i 50.000 euro o nel caso in cui il trasgressore si sia gia’ avvalso della facolta’ oblatoria negli ultimi 5 anni si procede, a seconda dei casi, al sequestro del 30% o del 50% della somma eccedente la franchigia ammessa.

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