Si chiudera’ a settembre, almeno per quanto riguarda le aule dei tribunali, la vicenda del G8, che si svolse tra il 20 e il 21 luglio 2001 a Genova, lasciando un morto in strada, un pezzo di citta’ devastata e saccheggiata, polemiche ancora oggi non esaurite, l’avvio di qualche carriera politica e diversi filoni processuali, in cui sono rimasti coinvolti anche i vertici delle forze dell’ordine, compreso l’ex capo della polizia, Gianni de Gennaro.
A settembre la Corte di Cassazione dovrebbe emettere la sentenza definitiva sui 44 imputati, tra appartenenti alle forze dell’ordine e medici, accusati di avere commesso violenze sui manifestanti nella caserma della polizia di Bolzaneto. Difficilmente la sentenza cambiera’ i termini della vicenda, perche’ nella maggior parte dei casi i reati risultano prescritti. Sui 44 imputati pesa comunque il fatto che la Corte d’Appello li ha riconosciuti tutti colpevoli, condannandoli a risarcire le parti (in primo grado le condanne erano state solo 15) e ha stabilito che nella caserma di Bolzaneto i no-global furono picchiati, umiliati, sottoposti a “trattamenti inumani e degradanti”.