La vicenda di Federico Aldrovandi, il 18enne morto dopo un intervento di polizia in un parco di Ferrara nel settembre 2005, non cessa di far discutere neanche dopo la condanna definitiva in Cassazione dei quattro agenti ritenuti responsabili di omicidio colposo perche’, secondo le ricostruzioni investigative, hanno ecceduto nell’uso della forza. La mamma di Federico, Patrizia Moretti, ha infatti presentato una querela contro tre persone, tra cui anche uno dei quattro poliziotti condannati, in cui si ipotizzano i reati di diffamazione, minaccia e ogni reato ravvisabile a seguito di alcuni messaggi definiti “ingiuriosi” comparsi sulla pagina Facebook “Prima Difesa Due” un gruppo che tutela gratuitamente per cause di servizio tutti gli appartenenti alle Forze dell’ordine e forze Armate.

La querela, che dovra’ essere vagliata dall’autorita’ giudiziaria, e’ stata presentata ieri pomeriggio ai carabinieri di Ferrara. Nell’atto si cita un post intitolato: “Avete sentito la mamma di Aldrovandi?Fermate questo scempio per Dio?Vuole che i 4 poliziotti vadano in carcere?io sono una bestiaaaaa” (segue firma). A seguito di questo post, recita sempre la denuncia, viene segnalato il commento di di uno dei quattro poliziotti condannati in via definitiva per la vicenda di Aldrovandi: “Ma che faccia da culo che aveva sul tg?Una falsa e ipocrita?spero che i soldi che ha avuto ingiustamente possa non goderseli come vorrebbe. Adesso non sto piu’ zitto dico quello che penso e scarico la rabbia di 7 anni di ingiustizie?”. La querela e’ stata presentata anche nei confronti di una terza persona, che, sempre secondo quanto si riporta nell’atto presentato ai carabinieri, sarebbe l’autore di questo commento: “la madre se avesse saputo fare la madre, non avrebbe allevato un ‘cucciolo di maiale’ ma un uomo!”. La querela cita, infine, un altro commento sempre: “Federico faceva uso di sostanze stupefacenti. Alcool e mamma e papa’ sapevano? Dormiva dal nonno Federico e non a casa dei genitori? E Federico ha dato tanto alla sua famiglia dopo la morte. Due milioni di euro? Riposa in pace ragazzo?sapendo che se i tuoi ti avessero aiutato saresti ancora vivo”. Il legale della famiglia Aldrovandi, Fabio Anselmo, riferendosi al contenuto dei commenti apparsi su Facebook ha parlato di “molteplici interventi preoccupanti che esprimono una cultura inadeguata. Le Istituzioni devono vigilare su questo”. Piu’ in generale Anselmo ha fatto un richiamo alla politica evidenziando i rischi di eventuali provvedimenti restrittivi della liberta’ di stampa: “Ai cittadini viene imposto dalla politica di adeguarsi a molteplici parametri senza considerare, ad esempio, che l’Onu ci ha imposto vanamente di sottoscrivere una legge contro la tortura”.

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