Ancora un suicidio negli istituti di pena italiani. Questa volta, spiega Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e’ successo nella casa di lavoro di Castelfranco Emilia, a Modena, ”dove un giovane internato di circa 25 anni si e’ suicidato utilizzando la bomboletta del gas che i detenuti e gli internati hanno legittimamente per cucinare e riscaldare cibi e bevande, cosi’ come previsto dall’ordinamento penitenziario”.
”Sarebbe opportuno -prosegue l’esponente del sindacato dei baschi azzurri- che l’amministrazione provvedesse al piu’ presto a vietare l’uso delle bombolette di gas, considerato che a tutti i detenuti e gli internati viene fornito il vitto”. ”Ogni anno -ricorda Durante- nelle carceri italiane muoiono 60/70 persone per suicidio, circa 1100 vengono salvati dalla polizia penitenziaria dai tanti tentativi di suicidio. Negli ultimi 20 anni ne sono stati salvati cirva 17.000”. ”Questo -conclude Durante- nonostante le tante carenze di uomini e risorse: mancano 7000 unita’, destinate a diminuire a causa dei tagli alla spesa pubblica. Infatti, nei prossimi due anni, potremo assumere solo il 35% circa di coloro che andranno in pensione, che sono circa 1.200 all’anno”.