Oltre duecento persone evacuate, torrenti e canali straripati, frane e smottamenti, un ponte crollato: torna la paura per il maltempo sulla costa della Toscana, in particolare a Massa, Carrara e in Lunigiana dove le alluvioni si sono ripetute sia nel 2010 che nel 2011.

Piogge torrenziali hanno flagellato tutto il Centro Nord, particolarmente Toscana e Liguria. Salva Genova, colpito duramente il Levante Ligure. Frane e smottamenti in Trentino Alto Adige hanno causato la chiusura di diverse strade. E’ allarme piena per i fiumi in Emilia Romagna mentre piove insistentemente anche su tutto il Nord est: a Venezia raggiunti i 149 cm di acqua alta sul medio mare, con l’acqua che ha invaso circa il 70% della città lagunare. E’ la sesta marea di questa portata nella storia di Venezia dal 1872, spiega il responsabile dell’Istituto centro previsioni maree del Comune di Venezia, Paolo Canestrelli. Il livello più alto è stato raggiunto il 4 novembre 1966 con 194 centimetri sul medio mare. Per domani è prevista una massima di 130 cm. Situazione difficile a Carrara nella notte il sindaco Angelo Zubbani ha subito attivato il sistema di allarme telefonico, invitando gli abitanti “a non uscire da casa e a salire ai piani alti delle abitazioni”. Anologa iniziativa è stata presa dal Comune di Lucca, dove l’allarme è per i rischi di esondazione del Serchio. “Invitiamo i cittadini di Migliarino, Nodica, Avane, Filettole e Vecchiano, in provincia di Pisa, a lasciare i piani bassi delle case e a salire a quelli superiori in vista della piena del Serchio attesa nelle prossime ore”, ha detto il prefetto di Pisa, Francesco Tagliente. A Massa particolarmente colpita la zona sulla costa: una cinquantina di famiglie hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni perché allagate o con problemi strutturali. Domani le scuole resteranno chiuse. Sul posto in mattinata per seguire gli interventi di emergenza attuati senza sosta da vigili del fuoco e protezione civile è arrivato anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. In 4 ore sono caduti circa 230 millimetri di pioggia. Idrovore e gommoni sono in azione per soccorrere la popolazione. Al lavoro anche una task force di tecnici dell’Enel per riportare la luce: molte cabine elettriche di trasformazione sono rimaste sotto l’acqua. A Pisa in un sottopasso allagato madre e figlio di pochi mesi sono stati salvati appena in tempo prima che l’acqua entrasse nell’abitacolo dell’auto. Danni e allagamenti anche a Livorno. Paura per il Serchio in Lucchesia e torrenti al livello di guardia in tutta la Versilia. In mattinata, intanto, è stata diramata una nuova allerta in Toscana, fino alle 23 di domani, per pioggia e temporali forti su tutta la regione. Si è sfiorata l’esondazione, con un livello massimo di 6 metri del fiume a Ponte degli Angeli, ma l’ondata di piena del Bacchiglione è passata e Vicenza ha tirato un sospiro di sollievo, dopo ore che avevano fatto temere il ripetersi dell’alluvione di inizio novembre 2010. La situazione anche nel resto della provincia sta lentamente tornando a un livello di normalità, con i livelli dei fiumi e dei corsi d’acqua in calo, anche se lo stato di allerta non è ancora rientrato. Il maltempo nel capoluogo berico ha causato comunque parecchi danni con allagamenti a scantinati, garage e sottoscala; invase dall’acqua anche molte strade, ancora chiuse al traffico, e gli stessi locali dello stadio ‘Menti’. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco. Gli allagamenti non hanno interessato l’area del centro storico, dove sorge la Basilica Palladiana. Sono iniziate, intanto, anche le verifiche tecniche sugli istituti scolastico cittadini, che non avrebbero evidenziato situazioni di pericolo. Domani mattina tutte le scuole della città saranno aperte e le lezioni si svolgeranno regolarmente. Un’abitazione è stata evacuata nel comune montano di Spara in Trentino dopo la caduta di una frana. Il sindaco ha disposto l’allontanamento ed il ricovero di una decina di persone che abitano all’interno dello stabile, investito in parte dalla frana, una ventina di metri di detriti. Il nubifragio che si è abbattuto nel pomeriggio su Roma ha provocato un blackout di alcuni minuti nella zona nord della città, tra cui lo stadio Olimpico dove si gioca il derby. Sempre nella parte nord, a Boccea, Quartaccio e Torrevecchia, i vigili del fuoco sono intervenuti per alcune automobili rimaste bloccate nell’acqua, che ha raggiunto i 70-80 centimetri d’altezza. Il maltempo ha provocato anche la chiusura della fermata Manzoni della linea A della metropolitana. Le banchine della stazione – in una zona non lontana dal centro storico – sono rimaste al buio, secondo l’Agenzia per la Mobilità, e i treni per circa 20 minuti sono transitati senza fermarsi. Poi il servizio è tornato regolare. I vigili del fuoco della capitale, a causa della forte pioggia, sono intervenuti per rami caduti o pericolanti e per alcuni allagamenti ai piani bassi di edifici.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui