La Guardia di Finanza di Milano ha sequestrato beni per un valore di oltre 5 milioni di euro a un imprenditore brianzolo, titolare di una societa’ di produzione di mobili di Misinto, accusato di evasione fiscale e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’imprenditore avrebbe utilizzato false fatture emesse da societa’ di diritto estero a fronte di consulenze fittizie per evadere le imposte in Italia e crearsi fondi neri all’estero. Il nome del rappresentante legale della societa’ brianzola finita sotto inchiesta era emerso nell’ambito di un’indagine condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Milano e della Procura milanese che, nell’ottobre 2010, aveva portato in carcere un commercialista svizzero, Giovanni Guastalla, tre suoi collaboratori e un funzionario di un istituto elvetico, accusati di riciclaggio all’estero di somme di denaro provento di evasione fiscale e appropriazione indebita. L’inchiesta aveva consentito di individuare una lista di oltre 280 imprenditori e aziende, la cosiddetta ‘lista Guastalla’, che si erano avvalsi del contabile svizzero e dei suoi complici per creare fondi neri all’estero, specialmente in Svizzera. La societa’ di Misinto, presente nella ‘lista Guastalla’, e’ stata segnalata alla Procura di Monza che ha avviato le indagini per quantificare il profitto dell’evasione fiscale contestata all’imprenditore e per individuare il patrimonio su cui far rivalere la pretesa dell’erario. Tra i beni sequestrati anche la villa dell’imprenditore, le sue quote societarie e i conti correnti aperti in diversi istituti bancari.