I legali della famiglia di Riccardo Rasman – il ragazzo triestino di 34 anni, affetto da schizofrenia, morto nell’ottobre 2006 dopo essere stato ‘bloccato’ da tre agenti di Polizia nel suo appartamento di Trieste – hanno notificato oggi una richiesta di risarcimento danni al ministero degli Interni e ai tre agenti riconosciuti colpevoli.
Gli avvocati Giovanni Di Lullo e Claudio De Filippi hanno quantificato in circa otto milioni di euro il risarcimento e hanno notificato oggi la richiesta dopo che nel dicembre scorso la Cassazione ha condannato in via definitiva Maurizio Mis, Mauro Miraz e Giuseppe De Biase a 6 mesi di carcere per omicidio colposo. Il 26 ottobre 2006 la Polizia venne chiamata da alcuni vicini di Rasman perche’ il ragazzo – in cura in un Centro di salute mentale – stava lanciando petardi contro passanti. Rasman, schiacciato a terra dagli agenti per alcuni minuti durante le fasi dell’arresto, mori’ per ‘asfissia da posizione’ sull’uscio di casa.