Il corpo privo di vita di Giuliano Gilardi e’ stato trovato nella camera da letto dell’alloggio dove abitava, in affitto, al primo piano di una palazzina nel borgo di Senin. Era riverso per terra. Aveva profonde ferite sulla schiena oltre a tagli sulle mani, segno che ha cercato di difendersi. La polizia sta cercando l’arma del delitto setacciando la zona, in particolare tombini, fontane e cassonetti. Si attende, inoltre, l’arrivo di altri agenti della polizia scientifica provenienti da Torino.
La vittima era in pensione dal 2008. Negli ultimi anni aveva lavorato al reparto ‘treno di laminazione’ dello stabilimento siderurgico della Cogne Acciai Speciali. Per le mansioni svolte a contatto con l’amianto aveva anche intentato e vinto una vertenza con l’Inail. Era divorziato dalla moglie e aveva una figlia, Stefania: giunta sul posto, quest’ultima ha avuto un malore ed e’ stata accompagnata all’ospedale. Attualmente aveva una compagna, ed e’ stata proprio lei a trovarlo morto in casa. Gilardi era appassionato di calcio, che aveva praticato da giovane (negli anni ’80 era anche stato allenatore del settore giovanile della Sant’Orso Gabetto di Aosta), e teneva molto alla sua Harley Davidson e al suo cane. ”Era una bravissima persona, molto tranquilla” ha commentato Davide, un vicino di casa. ”Questa mattina – ha aggiunto una vicina – l’ho sentito aprire la porta di casa alle 6 e fare uscire Yuma, il suo pastore belga. Poi piu’ nulla”. Il primo ad intervenire dopo la scoperta del cadavere e’ stato Claudio Pasquettaz, vicino di casa, amico e compagno di gite in moto.