I poliziotti del commissariato di Gioia Tauro hanno arrestato nella notte Giovanni Priolo, di 57 anni, per tentato omicidio e violazione della legge sulle armi in concorso con altri soggetti nel contesto della faida a Gioia Tauro tra le famiglie Brandimarte-Perri e la famiglia Priolo.

All’arrestato viene contestato, in concorso con il fratello Paolo (ucciso il 26 febbraio dello scorso anno), il tentato omicidio di Giuseppe Brandimarte, avvenuto alle prime ore del giorno del 14 dicembre 2011 nel piazzale dell’ex Euromotel sulla Ss 111. Il commando esplose undici colpi di pistola e due di fucile caricato a pallettoni. Miracolosamente Brandimarte sopravvisse all’agguato sebbene ferito. Nella vicenda si inquadra anche il fatto che lo scorso gennaio ignoti collocarono un ordigno esplosivo, costituito da 400 grami di tritolo, davanti all’abitazione di Giovanni Priolo, al culmine della violenta faida con i Brandimarte-Perri. La bomba, collegata a due detonatori del tipo di quelli usate per le cave, aveva un apparato ricevente attarverso il quale si poteva attivare l’esplosione con un radiocomando. I particolari dell’arresto di Priolo verranno illustrati in una conferenza stampa che si terra’ alle 10.30 in questura a Reggio Calabria e alla quale parteciperanno il procuratore capo della Repubblica di Palmi Giuseppe Creazzo, il questore di Reggio Calabria Guido Longo, il dirigente del commissariato di Gioia Tauro Angelo Morabito e il collega della squadra mobile Gennaro Semeraro.

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