Si è concluso con 19 condanne, a pene comprese tra i tre anni e un mese e i sette anni e mezzo, il processo di appello ‘Albachiara’, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel Basso Piemonte.
La Corte d’Appello di Torino ha così ribaltato il verdetto in primo grado, che aveva visto un solo imputato condannato per reati minori. I giudici di secondo grado hanno invece riconosciuto l’esistenza nel Basso Piemonte di una ‘locale’ della ‘ndrangheta.