Don Nuccio Cannizzaro, parroco nel quartiere Condera di Reggio Calabria, e’ stato rinviato a giudizio dal gup nell’ambito del processo ”Raccordo-Sistema”. Era indagato per avere reso false dichiarazioni al difensore. La vicenda risale al 2004, quando l’imprenditore Tiberio Bentivoglio (che ha denunciato i suoi estorsori e ha subito l’incendio del suo negozio e un attentato) gli ha chiesto di ricoprire la carica di assistente spirituale di un’associazione onlus a indirizzo socio-culturale.

Il sacerdote si rifiuto’ e, anzi, sconsiglio’ l’iniziativa. Rispose anche che se i soci volevano lavorare, potevano farlo per la parrocchia, secondo quanto riferito da Bentivoglio. Secondo l’ipotesi della procura di Reggio Calabria, don Cannizzaro venne avvicinato dal boss di Condera, Santo Crucitti, al quale avrebbe detto ”vai a leggerti le carte e vedrai come ho testimoniato a favore tuo”, con riferimento alle dichiarazioni rese al suo avvocato difensore. La frase e’ stata intercettata nell’auto del parroco. Sono 14 in tutto i rinviati a giudizio al processo che unifica le due operazioni ”Sistema” e ”Raccordo”, accusate di avere favorito la cosca di Condera. Don Nuccio Cannizzaro ha scelto di essere giudicato con il rito ordinario. Gia’ in sede di interrogatorio aveva chiarito la sua posizione. Alla sbarra comparira’ anche il boss Santo Crucitti.

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