Manifestazione in piazza Italia, questa mattina a Pescara, dopo l’omicidio del primo maggio di un ultra’ 24enne, Domenico Rigante, da parte di un rom di 29 anni, Massimo Ciarelli, che, braccato dalla Polizia, ieri si e’ costituito. Davanti al Comune si sono radunate migliaia di persone, che stanno continuando ad arrivare, richiamate dai tifosi biancazzurri.
Ad attenderli ci sono il sindaco, Luigi Albore Mascia, e il presidente della Provincia di Pescara, pronti ad ascoltare le richieste dei cittadini. Anche oggi, come ieri per il funerale di Rigante, i tifosi intonano cori per Domenico. In piazza ci sono anche i suoi fratelli. Non sono mancati cori che inneggiano alla cacciata dei nomadi dalla citta’. L’omicidio di Rigante ripropone il problema della presenza massiccia di nomadi in citta’. Molti di coloro che sono scesi in piazza oggi ritengono che “non c’e’ motivo per cui i rom debbano stare a Pescara, considerato che spesso delinquono”, e chiedono comunque piu’ rigore. Mascia ha annunciato che domani, nel corso di un incontro con il commissario dell’Ater, chiedera’ che si faccia un censimento delle case popolari per capire chi va sfrattato. Mascia ha ricordato che il Comune ha gia’ promosso degli sfratti, come mai era avvenuto prima, e ha evidenziato che pur essendoci preoccupazione per gli ultimi fatti negativi che si sono verificati a Pescara, questa resta una citta’ tranquilla. “Si deve avere un atteggiameno di fermezza per chi viola le regole – ha aggiunto – ma ci deve anche essere un salto culturale da parte dei cittadini. Cio’ che noi vogliamo e’ il rispetto delle regole”.