A distanza di quasi cinque mesi dall’omicidio di un pregiudicato, Salvatore Calabrese, 52 anni, ucciso il 15 dicembre del 2011, a Casteldaccia (Palermo) i carabinieri hanno arrestato un operaio incensurato. In carcere e’ finito Giovanni Fiorista, 35 anni. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere e’ stata emessa dal Gip del Tribunale di Termini Imerese Sabina Raimondo, su richiesta del Procuratore capo Alfredo Morvillo e del pm Bruno Brucoli.
A denunciare la scomparsa di Calabrese, poi trovato ucciso, era stata la moglie della vittima. L’uomo era stato ucciso con tre colpi di arma da fuoco al torace e sul viso. Gli inquirenti in questi mesi hanno minuziosamente controllato le relazioni della vittima, che in passato era stato arrestato a Torino per estorsione. Il figlio di Calabrese, Marco, sta scontando una pena per traffico di stupefacenti. Gli investigatori sono cosi’ arrivati al presunto assassino, Giovanni Fiorista, con il quale nelle ore immediatamente precedenti alla scomparsa Calabrese aveva fissato un appuntamento per vedere un villino da affittare. Secondo i carabinieri, l’assassino avrebbe agito da solo, con un’arma illegalmente detenuta, dopo avere attirato la vittima nel luogo dell’agguato con lo stratagemma di visitare il villino dove voleva trasferirsi con la sua famiglia.