“Mi piacerebbe parlare a cuore aperto a questi ragazzi, vorrei spiegare che cosa è stata la mia gioventù rispetto alla loro”: il partigiano novantenne Enrico Angelini immagina che siano stati dei ragazzi a imbrattare il luogo simbolo della Resistenza, sopra Foligno, con una svastica che lui ha ripulito.

Per lui il grazie della presidente umbra, Catiuscia Marini, e le telefonate della vicepresidente della Camera, Marina Sereni e del segretario dello Spi-Cgil, Carla Cantone.

 

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