La squadra mobile di Pescara, coordinata dal vice questore Pier Francesco Muriana, sta eseguendo dall’alba 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di un clan cinese dedito allo sfruttamento della prostituzione. Si tratta di 3 uomini e 3 donne, i cui arresti sono stati firmati dal Gip del tribunale di Pescara Nicola Colantonio, mentre il Pm è Salvatore Campochiaro.

L’attività illecita è stata scoperta dagli agenti della questura di Pescara in collaborazione con i colleghi di Venezia, Prato, Rimini e Padova e ha avuto impulso anche grazie alle dichiarazioni di una delle prostitute che si è affrancata dal giogo dei suoi aguzzini e ora vive in località protetta. Il centralino del clan era a Venezia. Tre gli appartamenti tra Pescara e Montesilvano dove le ragazze venivano fatte prostituire. Per trovare i clienti il clan pubblicava annunci su giornali locali; a capo dell’organizzazione c’era una donna. L’indagine è durata un anno, le prostitute venivano chiamate ‘operaiè, in quanto dedite ad un lavoro come in fabbrica e a prezzi concorrenziali.

 

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