La madre della bambina violentata dal sergente della base Usa di Camp Darby e’ una conoscente stretta del militare, arrestato per violenza sessuale sulla minore e per produzione di materiale pedopornografico: di lui la donna si fidava al punto da lasciargli la figlia, 7 anni, per giornate intere quando doveva allontanarsi per lavoro.
E’ in questo contesto, secondo quanto emerge dall’inchiesta coordinata dalle procure di Pisa e Siracusa, e condotta dagli investigatori del Nucleo interforze investigativo telematico (Nit), che sono maturati gli abusi e le violenze sessuali sulla bambina. Secondo quanto si apprende, la madre non avrebbe mai avuto sospetti sull’amico militare, finche’ non e’ stata avvisata dagli inquirenti coi quali ha collaborato fornendo elementi utili all’inchiesta. Le indagini su questa vicenda sono partite da una specifica segnalazione di Telefono Arcobaleno, associazione anti-pedofilia che ha evidenziato una comunita’ di circa 4.000 pedofili su Internet, i quali si avvalgono di un sistema di comunicazione anonima basato su complesso meccanismo di trasmissione di dati cifrati difficili da intercettare. Proprio alcune immagini trovate in Internet, dove si vede la bimba abusata dal militare Usa, hanno permesso di avviare l’indagine e far interrompere agli investigatori del Nit la consuetudine di violenze contro la bambina.