”Vogliamo giustizia”: questa volta gli studenti lo hanno scritto con lo spray nero su uno striscione bianco e hanno calato il tutto da una finestra della scuola Morvillo Falcone, proprio in corrispondenza dell’ingresso del palazzo di giustizia di Brindisi.

In Corte d’Assise, oggi si tiene la seconda udienza del processo a Giovanni Vantaggiato, reo confesso dell’attentato, compiuto davanti all’istituto professionale il 19 maggio 2012, in cui ha perso la vita la sedicenne Melissa Bassi e sono rimaste ferite altre nove persone tra passanti e studenti. Gli studenti della Morvillo Falcone hanno voluto cosi’ ribadire la loro richiesta gia’ espressa urlando dalle stesse finestre il 17 gennaio scorso, quando e’ iniziato il processo per strage aggravata dalla finalita’ terroristica. L’imputato ha anche oggi raggiunto il tribunale a bordo di un blindato, scortato dalla polizia penitenziaria. Massimo e Rita Bassi, i genitori della giovane vittima, sono seduti in prima fila in attesa che inizi l’udienza. La Corte oggi dovra’ decidere sulla richiesta di perizia psichiatrica avanzata dall’avvocato Franco Orlando per dimostrare l’incapacita’ di intendere e volere del suo assistito. I giudici si dovranno anche esprimere sull’ inserimento nel fascicolo processuale, chiesto dall’accusa e dalle parti civili, delle intercettazioni fatte durante i colloqui che Vantaggiato ha avuto nel carcere di Lecce con la moglie Giuseppina Marchello e le due sorelle Maria e Lucia, con le quali si dimostrerebbe che il deperimento fisico dell’ imprenditore di Copertino e’ in realta’ una messinscena per uscire dal carcere, dove e’ recluso dalla notte fra il 6 e il 7 giugno scorsi.

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