Mentre negli uffici del Tribunale sta per iniziare l’udienza preliminare del cosiddetto processo ‘Truck Center bis’, per la morte in una cisterna di quattro operai e del titolare di un autolavaggio, fuori dal palazzo alcuni componenti del Comitato ‘3 marzo’, tengono un presidio.
Vogliono ricordare – hanno spiegato ai giornalisti – quanto accadde il 3 marzo 2008 all’interno della cisterna nell’autolavaggio Truck Center di Molfetta, dove morirono cercando si salvarsi l’un l’altro cinque persone, il titolare e quattro operai, inalando acido solfidrico. ”Se per la morte di cinque persone non vi sara’ nessuna condanna – hanno detto – si concretizzera’ un paradosso e una ingiustizia ingiustificabili, siamo qui per questo, quello di stamattina e’ un momento cruciale”. E lo e’ ancor di piu’ visto che per l’Eni e’ stata emessa sentenza di assoluzione. Il processo di primo grado si concluse a ottobre del 2009 con condanne per tre delle quattro persone fisiche a giudizio, Alessandro Buonopane, Mario Castaldo e Pasquale Campanile (il quarto era l’autista Filippo abbinante) e con condanne per le società Fs Logistica, La Cinque Biotrans e Truck Center. Sono in tutto 20 gli imputati: le tre societa’ e 17 persone. Degli imputati, 15 sono accusati di omicidio colposo aggravato plurimo e lesioni colpose: sono gli amministratori e dirigenti delle tre societa’ coinvolte nell’inchiesta. Le societa’, invece, sono accusate di illecito amministrativo; un imputato di sola falsa testimonianza.