Sono scesi dal silos i tre operai dell’Alcoa che si erano asserragliati sulla sommita’ della torre, a 70 metri di altezza, martedi’ scorso. Uno di loro, con problemi cardiaci, aveva accusato un malore ed il medico dello stabilimento era dovuto intervenire

in cima all’impianto Oggi primo faccia a faccia tra i vertici dell’Alcoa e quelli di Glencore, convocati ad uno stesso tavolo dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, questa mattina a Roma per degli incontri con le due società per la vertenza dello stabilimento Alcoa di Portovesme. Il governatore sardo ha proposto di aprire un tavolo istituzionale con la Regione sarda per cercare di avere chiarimenti e superare eventuali ostacoli in tempo reale per portare a termine le trattative. Il sottosegretario allo Sviluppo, Claudio De Vincenti, ha spiegato che ‘l’obiettivo è individuare un investitore” in grado di dare “futuro allo stabilimento” e ha aggiunto: “Pensiamo che questo sia possibile anche se la situazione è difficile”. Fornero da Bruxelles ha fatto sapere che il Governo “é dalla parte” dei lavoratori dell’Alcoa, tuttavia, ha precisato, “credo che sarebbe sbagliato dire semplicemente che noi garantiremo questi posti”. Mentre, ha aggiunto Fornero “é onesto dire che assisteremo i lavoratori anche nella loro eventuale ricerca di un’altra occupazione”. Intanto Glencore ha espresso direttamente il suo interesse in una lettera inviata al ministero dello Sviluppo, ma la società svizzera continua a subordinare la sua proposta a tre nodi (energia, infrastrutture e gestione del personale). Più decisa è apparsa la mossa di Klesch, società di Ginevra attiva nel settore delle commodity, che ha mandato la missiva all’Alcoa stessa. Klesch già si era presenta prima dell’estate, ma a giugno fu preferita al fondo tedesco Aurelius.

 

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