Avevano messo su un vero e proprio racket delle aste giudiziarie, ma la banda e’ stata scoperta e arrestata. E’ accaduto a Licata, nell’agrigentino, dove i carabinieri del comando provinciale di Agrigento hanno arrestato quindici persone, mentre per altre tre e’ stato disposto dal gip l’obbligo di dimora. Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip Luisa Turco su richiesta dei sostituti procuratori Luisa Brescia e Andrea Bianchi e del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo.

Il blitz, denominato “Aut Aut”, e’ il risultato di indagini su irregolarita’ nelle aste giudiziarie relative al 2009 e al 2010 e su una serie di azioni intimidatorie e ritorsioni nei confronti di commercianti, avvocati e privati cittadini, che per motivi personali o professionali avevano interesse ad acquisire beni immobili provenienti da procedure esecutive e ricadenti nel territorio di Licata. Gli indagati, come emerso dall’inchiesta, avrebbero pilotato le aste, anche ricorrendo a minacce e violenze nei confronti dei vari professionisti incaricati di eseguire le procedure di vendita o di traslazione dei beni pignorati.

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