Una bottiglia di liquido infiammabile e’ stata fatta trovare all’ingresso dell’abitazione della famiglia di Gianluca Congiusta, il commerciante ucciso nel 2005 a Siderno per non essersi piegato alle richieste estorsive delle cosche. Ignoti hanno collocato l’oggetto, insieme a un foglio di carta arrotolato e imbevuto di liquido infiammabile, approfittando della momentanea assenza della sorella.

E’ stata quest’ultima, tornando a casa, a chiamare i carabinieri segnalando il ritrovamento. Sul caso indagano i militari della Compagnia di Locri. Gia’ da subito dopo l’omicidio, la famiglia Congiusta si e’ impegnata in prima linea per azioni di legalita’. Proprio ieri sono accaduti due fatti che li hanno riguardati. Sono uscite le motivazioni della sentenza di condanna per i mandanti dell’omicidio, tra cui il boss Tommaso Costa, e sono state arrestate tre persone (tra cui un poliziotto) che avevano organizzato un’associazione a delinquere facendo credere di poter creare prove ad hoc nei processi. Il gruppo aveva avvicinato il padre di Gianluca Congiusta chiedendo soldi in cambio di un fascicolo con le prove che avrebbero scagionato il boss Tommaso Costa incolpando i rivali della cosca

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