Sono ripartiti questa mattina da Bengasi i tre pescherecci di Mazara del Vallo fermati dalle autorita’ libiche lo scorso 7 giugno. Lo hanno riferito fonti diplomatiche. Le stesse fonti sottolineano la positiva conclusione di una vicenda che ha visto il governo italiano, e il ministero degli Esteri in particolare, impegnato in un’intensa azione diplomatica e di assistenza in favore dei marittimi italiani.
Fonti diplomatiche ricordano che Terzi ha seguito la vicenda sin dal giorno del sequestro delle tre imbarcazioni, in stretto contatto con l’ambasciatore a Tripoli ed il console generale a Bengasi. Le autorita’ di Tripoli, spiegano le fonti, hanno costantemente mantenuto un atteggiamento costruttivo e improntato alla massima collaborazione, permettendo in tal modo di superare gli ostacoli burocratici che impedivano il rapido rilascio dei pescherecci. Un ruolo importante e’ stato svolto a Bengasi dal presidente del Distretto produttivo della pesca di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo, che ha contribuito, attraverso i contatti avuti con i locali interlocutori del settore della pesca, ad evitare ogni possibile malinteso e incomprensione sulla vicenda. Anche per evitare in futuro il ripetersi di simili episodi, si tratta adesso di andare avanti con il rinnovato spirito di collaborazione creatosi tra l’Italia e la Libia, e di realizzare, in tal senso, commerciali ed industriali congiunte nel settore della pesca, che siano mutuamente vantaggiose per gli operatori italiani e libici, dando concreta attuazione alle intese di cooperazione sottoscritte dal Distretto di Mazara del Vallo con le controparti libiche alcuni mesi or sono.